domenica 23 dicembre 2012

Cambia la Referente della Casa delle Donne di Lecce

Il 17 dicembre 2012  l'assemblea della L.F.D. Casa delle Donne di Lecce, a seguito delle dimissioni di Antonella Mangia, ha eletto come nuova referente e responsabile legale dell'Associazione Manuela Miglietta.
Manuela, da anni impegnata nel movimente delle donne, è stata sin dalla fondazione della LFD Casa delle Donne parte attiva e impegnata nelle attività e nel dibattito interno.
Manuela, con la sua giovane età, rappresenta un investimento per il futuro, perchè il nostro progetto abbia continuità e sappia sempre più rivolgersi alle nuove generazioni di donne.
Come 2° referente è stata nominata Consiglia Pulli, storica femminista  della città di Lecce.
LE FOTO



lunedì 10 dicembre 2012

Presunta innocenza, “Palese” colpevolezza


Bocciata in Puglia la legge 50 e 50: maschilismo trasversale che va contro la Costituzione


Comunicato stampa
 Al di là dell’allusione ironica sulle responsabilità politiche del naufragio della Legge di iniziativa popolare “50 e 50” sostenuta da moltissime donne della nostra regione, con molte delle quali siamo in relazione, anche se non abbiamo fatto nostra questa battaglia, prendiamo parola su una vicenda certamente emblematica, ma per niente originale nell’esito. E’ orrore clamoroso la scelta del voto segreto, proposta da sei consiglieri di minoranza, il maschilismo trasversale che si fa maggioranza, la resistenza culturale alla differenza che dovrebbe permeare le istituzioni. SEGUE


altri link
 50/50. La Puglia boccia la democrazia
 Bocciata in Puglia la legge 50 e 50: maschilismo trasversale che va contro la Costituzione
 http://www.senonoraquando.eu/?tag=50-e-50  
Consiglieri regionali 'bocciano le donne', Saraò: “Violenza a 30mila persone”

venerdì 7 dicembre 2012

L'Associazione Alveare apre il suo spazio a Milano




E' iniziato il countdown...SIAMO PRONTE!
Creata dalle Donne per le donne L'Associazione Alveare apre il suo spazio a Milano
Luogo di incontri, di studio e di divertimento

Tutte possiamo proporre e proporci

Numerose le iniziative in programazione per incontrarsi, studiare, divertirsi insieme negli spazi dell'Alveare:
Cinema, Teatro, Musica dal vivo, Presentazioni, Corsi, Danza, Bar, Fucina dei Sapere

Lo spazio è disponibile anche per cene, merende e brunch su prenotazione
TI ASPETTIAMO ALL'INAUGURAZIONE SABATO 8 DICEMBRE PER L'APEritivo A PARTIRE DALLE ORE 20
Aperto da martedì a domenica dopo le 18

Via della Ferrera, 8 Milano 20145 Citofono 108/109
tel.0287067699
tram 2 - 47
alveare.milano@gmail.com

Entrando si prosegue fino in fondo a destra

Si prega di far silenzio entrando e uscendo, grazie



domenica 2 dicembre 2012

Incontro nazionale dei Luoghi delle donne

Comunicato stampa LUOGHI DELLE DONNE

Si è tenuta a Roma presso la Casa internazionale delle donne, sabato 1 Dicembre, il primo incontro tra “Case e centri di documentazione delle donne” cioè luoghi deputati a fare politica e cultura in ottica di genere. A questo primo incontro hanno partecipato 18 realtà sparse in tutta Italia che in diverse forme cercano di promuovere una molteplicità di iniziative e servizi che hanno come minimo comune denominatore la volontà di porre al centro della propria azione il protagonismo femminile nel nostro paese.
Tali luoghi, nati per lo più sul finire degli anni Settanta dai movimenti femministi, in questi trent’anni di attività hanno saputo produrre cultura e saperi al femminile, cercando di proporre sempre uno sguardo “differente” alla propria azione politica, ponendosi come una vera e propria “infrastruttura sociale” che ha messo in collegamento associazioni femminili, singole donne, istituzioni e rispondendo, in alcuni casi, ai bisogni delle persone con la creazione di servizi.
Un’azione culturale che è ancora attuale, se si pensa che all’incontro hanno partecipato anche 5 realtà che si stanno impegnando ora per la creazione di nuove case delle donne in diverse città.
L’incontro è stato molto positivo e le partecipanti hanno deciso di creare un coordinamento tra questi luoghi al fine di mettersi in relazione e scambiarsi informazioni, saperi, esperienze e competenze e da cui far nascere proposte concrete per il riconoscimento istituzionale di questi luoghi.
La convinzione di tutte è che la presenza di luoghi fisici deputati a raccogliere associazioni, gruppi e singole (e le loro storie attraverso archivi e documenti) abbia favorito un laboratorio politico, sociale e culturale importante, ma soprattutto hanno dato un contributo alla storia politica femminile in Italia. L’esistenza di questi luoghi è, quanto mai necessaria ora, per raccogliere le istanze e le proposte delle generazioni più giovani, cercando di accogliere un sentimento di aggregazione comune a molte donne.

domenica 25 novembre 2012

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Oggi, 25 novembre 2012, in occasione della Giornata mondiale Contro la violenza sulle donne, la Casa delle  Donne di Lecce per sensibilizzare i cittadini/e a questo tema ha  organizzato una performance di teatro partecipato e delle istallazioni  simboliche in piazzetta Castromediano a Lecce. 
Infatti, questa mattina alle 9.30 nel torpore domenicale le donne della Casa delle donne hanno dato vita ad un allestimento, in piazzetta Castromediano e l’inizio di via Rubichi e via Matteotti, appendendo abiti di donne ai lampioni. Gli abiti erano “segnati” da lunghi nastri rossi che simboleggiavano la violazione dei corpi delle donne per mano degli uomini.
E’ seguita poi una performance di teatro partecipato, secondo la metodologia del Teatro dell’Oppresso, che si è avviata con la messa in scena di una dinamica familiare in cui una giovane  donna cerca la sua identità e liberà e viene bloccata, e picchiata, dal marito e anche “redarguita” dalla madre. La rappresentazione è  poi continuata con l’attiva partecipazione del pubblico che, con la sapiente conduzione dall’esperta della metodologia, è stato coinvolto a tal punto da mettere in scena le possibili reazioni, soluzioni, immedesimazioni della situazione rappresentata.
Al termine della improvvisazione sono stati letti i nomi e le cause di morte delle donne che per mano di mariti, fidanzati, compagni o ex muoiono  quotidianamente nel nostro paese e che ci porta a parlare di femminicidio. Nel 2011 sono morte 127 donne e nel 2012 solo ad oggi ci sono  già state quasi 100 vittime.
La nostra volontà è stata oggi quella di affermare che la violenza sulle donne non è più  un'emergenza, ma un fenomeno strutturale di una società che non riconosce  l'identità e la libertà delle donne. Per contrastare questo fenomeno, oltre  alle leggi e alla punizione dei colpevoli, è necessario operare soprattutto  un cambiamento culturale, un superamento degli stereotipi del maschile e  femminile, un potenziamento dei centri antiviolenza, un maggior investimento  nella formazione degli operatori del sociale e delle forze di polizia e un  coinvolgimento attivo nella riflessione anche da parte degli  uomini.

Paola Martino






giovedì 15 novembre 2012

“Il diritto all’identità dei bambini argentini” - Campagna promossa dalla Repubblica dell’Argentina per la ricerca, anche in Italia, dei “nietos” (nipoti), i neonati sequestrati dalla dittatura militare argentina e successivamente scomparsi.

Lunedì 19 Novembre alle ore 18.30
presso la Sala polifunzionale Open Space “Lecce Giovani”, in Piazza Sant’Oronzo
si terrà l’iniziativa:
“Il diritto all’identità dei bambini argentini” - Campagna promossa dalla Repubblica dell’Argentina per la ricerca, anche in Italia, dei “nietos” (nipoti), i neonati sequestrati dalla dittatura militare argentina e successivamente scomparsi.
In Argentina, durante l’ultima dittatura 1976-1983, oltre ai 30.000 desaparecidos, i militari fecero scomparire centinaia di bambini. Il loro atroce protocollo stabiliva che quando sequestravano una donna incinta la mantenevano in vita finché

Dal femminicidio alla Convenzione di Istanbul

Sulla necessità di ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Istanbul 2011), firmata dall’Italia un mese fa ma non ancora ratificata, segnaliamo l'iniziativa di oggi organizzata da Pangea onlus a Roma.
DA  http://blog.ilmanifesto.it




Femminicidio e Convenzione di Istanbul
Dalla firma alla ratifica cosa cambierebbe per le donne in Italia?
mercoledì 14 Novembre 2012, 15:00 – 18:00
Parlamento europeo, Sala delle Bandiere - Via IV novembre, 149 – Roma
Iniziativa organizzata in occasione di “l’Europa é per i Diritti Umani”, settimana dedicata ai diritti umani nell’ambito delle iniziative sul Premio Sakharov 2012 organizzato dal Parlamento Europeo per premiare la libertà di espressione e di pensiero. In vista del 25 Novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si vuole discutere ed informare sugli impegni derivanti per lo Stato italiano dalla ratifica della Convenzione di Istanbul, (Convenzione sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica ) e sui passi necessari per adeguare di conseguenza l’ordinamento interno. Inoltre saranno presentate le proposte contenute nella Convenzione Nazionale contro la violenza maschile sulle donne – femminicidio NoMore! passando per gli impegni che l’Italia ha assunto in ambito internazionale in materia di protezione dei diritti delle donne e prevenzione del femminicidio – dalle Osservazioni Conclusive del Comitato CEDAW del 2011, alle raccomandazioni della Relatrice Speciale ONU contro la violenza sulle donne del 2012.
TESTO CONVENZIONE DI ISTANBUL

Fecondazione assistita, giudice ordina "La diagnosi preimpanto è un diritto"

Fecondazione assistita, giudice ordina  "La diagnosi preimpanto è un diritto"

Il tribunale di Cagliari ha autorizzato una coppia  portatrice di una grave malattia ereditaria ad eseguire il test presso un ospedale pubblico per evitare l'impianto di embrioni malati. Roccella: "Sentenza discriminatoria". Marino: "Legge 40 ascientifica, va riscritta"







 ROMA - Per la prima volta dall'entrata in vigore della legge 40 nel 2004 sulla fecondazione assistita, un giudice ha riconosciuto il diritto di una coppia di poter fare la diagnosi preimpianto. Il Tribunale di Cagliari ha autorizzato una coppia, lei malata di talassemia major e lui portatore sano, di eseguire il test all'Ospedale Microcitemico di Cagliari.

La donna - affetta da una malattia del sangue che porta a un difetto nella sintesi dell'emoglobina - aveva chiesto al centro ospedaliero di eseguire la diagnosi per evitare l'impianto di un embrione malato e si era rivolta alla Corte Costituzionale, che però non si era pronunciata. La sentenza, depositata questa mattina, supererebbe il problema di legittimità costituzionale perché propone una interpretazione della legge ispirata agli stessi principi costituzionali. Si tratterebbe quindi di una scelta interpretativa che esclude l'intervento della Corte Costituzionale.

La madre della rivoluzione sessuale

34 anni fa moriva Margaret Maed, antropologa statunitense che aveva descritto l’adolescenza nelle tribù neozelandesi. Innescando un cambiamento culturale nell'Occidente
15 novembre 2012
di Caterina Visco
DA: http://daily.wired.it

Margaret Mead
Quando è morta, il 15 novembre 1978, Margaret Maed era una delle donne e degli antropologi più famosi al mondo, non soltanto nella stretta cerchia della comunità scientifica. Aveva ottenuto prestigiosi incarichi, numerosi riconoscimenti e aveva vissuto una vita completamente diversa da quella che si aspettava di vivere,

domenica 28 ottobre 2012

NO MORE! Convenzione contro la violenza maschile sulle donne - femminicidio


La Convenzione nazionale contro la violenza maschile sulle donne - femminicidio è una proposta politica unitaria, aperta all’adesione e alla sottoscrizione di realtà nazionali, locali, e singole persone. La Convenzione invita le Istituzioni a un confronto aperto e chiede al governo di verificare l’efficacia del Piano Nazionale contro la violenza varato nel 2011, con revisione del Piano stesso insieme al coordinamento promotore della Convenzione.

giovedì 25 ottobre 2012

“Abbiamo scelto di essere insieme per richiamare le Istituzioni alla loro responsabilità e agli atti dovuti, per ricordare che tra le priorità dell’agenda politica, la protezione della vita e della libertà delle donne non possono essere dimenticate e disattese”.

sabato 27 ottobre 2012

Il 9 novembre a Firenze per un femminismo di movimento e di lotta


da quaderni viola
26 ottobre 2012

 Pubblichiamo l’appello che un gruppo di donne ha elaborato in vista dell’incontro “Le donne di fronte alla crisi, al debito e alle politiche di austerità:pratiche di resistenza e alternative femministe” organizzato per venerdì 9 novembre a Firenze dalle firmatarie in collaborazione con le reti internazionali MMD (Marcia Mondiale delle Donne), FAE (Feminists for another Europe), Cadtm e Attac nel quadro del Forum europeo (Fortezza da Basso 8/11 novembre).










Riteniamo indispensabile e irrimandabile prendere posizione di fronte alla crisi economica e alla sua drammatizzazione in Europa. La disperazione del popolo greco non solo ci sdegna per ragioni di solidarietà politica ed umana empatia, ma anche ci inquieta perché l'Italia potrebbe essere la Grecia di domani.

L'équipe di persone di fiducia delle banche che da qualche tempo ci governa, ci sta sottoponendo infatti alla stessa terapia a cui è stato sottoposto quel disgraziato paese.
Dappertutto comunque la crisi viene utilizzata per concentrare ricchezza e potere nelle mani di pochi, intensificando lo sfruttamento della forza lavoro, colonizzando i corpi e le menti di donne e di uomini, chiudendo spazi democratici e reprimendo lotte e movimenti.

lunedì 22 ottobre 2012

iniziativa contro il tumore al seno: le buone pratiche per sonfiggerlo


“Le parole per dirlo” : a teatro per la prevenzione contro il tumore al seno.

 Spettacolo e conversazione sul tema lunedì 29 ottobre, ore 21,00,Teatro Pasiello di Lecce,  grazie alla collaborazione tra Comune di Lecce, Astràgali Teatro, Europa Donna Italia, movimento che “sostiene i diritti delle donne nella prevenzione e nella cura del tumore al seno presso le istituzioni pubbliche”, con la partecipazione attiva de La Casa delle Donne di Lecce e la cura di Caterina Gerardi.

 E non a caso sarà proprio una
 donna la protagonista di “Se si può raccontare”, di e con Marina Senesi, la narrazione teatrale che aprirà la serata e introdurrà ai temi che saranno poi al centro della conversazione “Le buone pratiche per sconfiggerlo”, cui parteciperanno, insieme alla stessa Senesi, Paola Ciannamea, Direttore Generale Asl Br/1, già Direttore Amministrativo Asl di Taranto e Asl di Lecce, l’oncologa Silvana Leo –Dirigente Medico presso l'Unità operativa di Oncologia del Presidio Ospedaliero "Vito Fazzi", la dottoressa Gabriella Alemanno De Carlo, Consigliere per Lecce e Provincia del Comitato Airc Puglia, la giornalista Carla Petrachi.

 “Se si può raccontare”, sottolinea Marina Senesi, attrice e autrice di teatro, voce cara agli spettatori per il lungo sodalizio con il programma cult Caterpillar, “è un modo di dire, una frase di uso comune per sottolineare il finale positivo in una situazione in cui si è rischiata la vita, ma in questo caso indica anche la questione principale che abbiamo affrontato nel voler portare in scena il tabù della malattia. Abbiamo scelto innanzitutto il racconto in prima persona. La narrazione ci accompagna attraverso passaggi emotivi delicati, alcune volte apparentemente impossibili da superare e da trattare e invece poi affrontabili, anche perché nei momenti più difficili accadono speciali alchimie tra le persone…”.

 INGRESSO LIBERO

Incontri ...sui generis


Incontri ...sui generis
 
il ciclo di seminari “Incontri... Sui generis” è organizzato dall’Associazione universitaria STUDENTI PSICOLOGIA UNISALENTO e il Centro Studi Osservatorio Donna dell’Università del Salento e si articola in sei incontri ognuno con una tematica differente e con relatrici differenti.
I seminari saranno condotti da docenti universitarie ed esperte; in alcuni è prevista la testimonianza diretta di chi vive a contatto quotidiano con le problematiche legate alla tematica affrontata.
La collaborazione tra l’Associazione studentesca e il Centro studi nasce anche nello spirito di veicolare informazione e formazione tra i/le giovani universitari/rie per aiutarli ad essere cittadini/e consapevoli ed informati.


Ciclo di seminari promosso dal Centro Studi Osservatorio Donna e dall’Associazione Studenti Psicologia Unisalento

Gli incontri si terranno presso l’aula “Maria Luisa Ferrari” Palazzo Codacci Pisanelli, ore 16,00 – 19,00

25 ottobre - Molestie e violenza di genere
Relatrici:
Prof.ssa Maria Mancarella,  Dott.ssa Laura Corvaglia

9 novembre - Strumenti e strategie per previre la violenza di genere
Relatrici
: Dott.ssa Paola Martino, Dott.ssa Paola Guglielmi, Dott.ssa Ines Rielli, Dott.ssa Lia Caprera

15 novembre - La partecipazione politica dei giovani e delle donne: ostacoli e opportunità
Relatrice:
Prof.ssa Bianca Gelli

22 novembre - Donne e istruzuine: confronto tra ieri e oggi
Relatreice
: Prof.ssa Rosanna Basso

29 novembre - Donne e creazione di impresa
Relatrice
: Prof.ssa Anna Maria Rizzo - testimoni vari

7 dicembre - Science is a girl thing? Le differenze di genere nel lavoro scientifico
Relatrice:
Prof.ssa Anna Maria Cherubini

mercoledì 17 ottobre 2012

IL 18 OTTOBRE CI RIGUARDA TUTTE


Il 12 febbraio 2012, in una discoteca delL'Aquila, una giovane donna di 20 anni è stata stuprata e ridotta in fin di vita.
Accusato di questo stupro e tentato omicidio è Francesco Tuccia, un militare in servizio all'Aquila per l'operazione “ Aquila sicura” partita dopo il terremoto.
Il 18 ottobre all'Aquila si terrà la prima udienza del processo.
Quel giorno GIOVEDI’ 18 OTTOBRE alle ore 08.30 ci sarà un presidio sotto il Tribunale de L’Aquila a dire che:
CI RIGUARDA TUTTE
l’animalità, l’efferatezza e la viltà degli uomini che in una notte di febbraio hanno massacrato il corpo e la vita di una donna lasciata sul selciato a morire.
CI RIGUARDA TUTTE
l'uso che si fa dei nostri corpi in nome

venerdì 12 ottobre 2012

Primum: la differenza di classe!


  

DA FEMMINISMO A SUD
Inutile fare finta di niente. Se ne discute ovunque. Il chiacchiericcio è diffuso per i social, via mail, mailing list. Dunque tanto vale esplicitarlo, con trasparenza, come facciamo sempre. Il giudizio su quello che le femministe “storiche” faranno a Paestum lo diamo alla fine. Per ora auguriamo loro un buon lavoro.
Ma si registrano cose che aggregano tante. E dunque.
Dalla pagina fb FaS:
Se a Paestum in questi giorni non vedono troppe giovani femministe, dovrebbero farsi delle domande e darsi delle risposte: che cosa noi mature femministe, con stipendi decorosi, abbiamo fatto per consentire di partecipare a tutte le giovani femministe precarie che non possono permettersi neanche il biglietto del treno??? Primum vivere.” Ed è quello che dicevamo noi qui. C’è un problema non solo di differenza d’età ma anche di differenza di classe. Chi organizza una cosa dicendoti che devi prenotarti l’albergo e pagare 15 euro

mercoledì 10 ottobre 2012

Paestum: tra “rappresentanza” e mancato riconoscimento delle soggettività!


 DA FEMMINISMO A SUD

Paestum convocato dalle femministe “storiche”. Noi non c’eravamo per scelta e chi della nostra community voleva esserci non se lo potevamo permettere. Alcune delle donne che sono state con noi a Livorno, al II° FemBlogCamp, invece c’erano. Segnaliamo un report, ci sembra l’unico, in giro che racconti un punto di vista differente. Poi segnaliamo dei video/interviste a cura della Libreria delle Donne di Milano e se volete leggere altre note proseguite nel loro sito. In generale però viene registrata di quelle giornate, a parte l’alto numero di partecipanti, la discussione che interessa a quelle che ne parlano, ovvero quella della rappresentanza.
L’articolo della Dominjianni sul Manifesto racconta un po’ di tutto. Ci è stato sottoposto nella nostra mailing list e questa è l’opinione di una compagna del nostro Collettivo che condividiamo anche qui.
Da Feminoska:
io non sono stata a Paestum e perciò non posso parlare più di tanto dell’evento in sè, se non condividere qualche impressione di quello che ho letto/sentito a riguardo.
1 – Noto con dispiacere che anche una testata come il manifesto ha deciso di dare visibilità ad un evento femminista che potrei definire ‘istituzionale’ a scapito di eventi cresciuti ‘dal basso’ come il fem blog camp.

martedì 9 ottobre 2012

PRESENTAZIONE DI: SULLA SOGLIA DI PICCOLE PORTE







La storia di una bambina della provincia di Napoli, raccontata con malinconica benevolenza dall'adulta nella quale si è trasformata, materializza il mondo dell'infanzia, immune da qualsiasi giudizio di coerenza, privo quindi di ogni contraddizione, e rallenta il ritmo convulso della città restituendo a chi legge un tempo lento e sentimentale, scandito ancora dall'avvicendarsi delle stagioni, l'attesa della festa, l'alternarsi della vita e della morte.
Enza Silvestrini vive e lavora a Napoli, dove insegna presso il Liceo Artistico Statale. "Sulla soglia di piccole porte" è già stato pubblicato nel 2008 con i tipi dell'Editore Graus, mentre è del 2009 la sua raccolta di poesie "Partenze" (Manni Editore), con la quale ha vinto nel 2010 il Premio di Poesia "San Vito al Tagliamento". Promuove e anima diversi incontri di poesia. E' attualmente responsabile regionale del Pen Club Italia Onlus.

lunedì 8 ottobre 2012

Per continuare la nostra storia


di  Daniela Rollo
Immagino Paestum di “Primum Vivere”come un luogo di passione, per la politica, per la relazione, per continuare la nostra vita e la nostra storia, nel mondo.
Alla fine degli anni ’90, avevo trent’anni, quando Luce Irigaray, mi scrisse, una dedica su un suo libro: “a Daniela, per ricordare e continuare il nostro incontro a Lecce e….la sua vita”. Il confronto con le donne, il pensiero e le pratiche della differenza mi hanno dato un punto di avvistamento per comprendere la realtà, le contraddizioni e ambiguità del cambiamento, le violenze sul corpo e sulle menti delle donne, le conflittualità della convivenza sociale, aggravate dalla crisi socioeconomica, a partire dal portato del femminismo, il suo essere eventualità di trasformazione radicale, forza critica e spazio immaginativo e relazionale, in grado di realizzare pratiche politiche alternative.

martedì 25 settembre 2012

È il mondo di tutti, dicono le donne, cambiamolo

Comune-info per lo più pubblica articoli brevi, preferendo segnalare eventuali libri e link con i quali approfondire alcuni temi. Quella che segue è un’eccezione. Se non avete qualche minuto di tranquillità in più del solito rinviate questa interessante lettura, ne vale davvero la pena.
Tra gli interventi più apprezzati e discussi alla Conferenza internazionale sulla decrescita di Venezia, quello di Veronika Bennholdt-Thomsen, etnologa e sociologa femminista, ha intrecciato i temi della decrescita con una prospettiva di genere. Veronika Bennholdt-Thomsen dirige l’Institute of the Theory and praxis of subsistence a Bielefeld, in Germania ed è docente alla università di Vienna. Ha condotto molte ricerche su questioni di genere, sull’economie regionali e di antropologia sociale in Messico e in Germania. È autrice di numerosi libri sulle alternative di sussistenza in Europa e nel Sud del mondo. Questo scritto è la traduzione dell’intervento tenuto al congresso Prospettive della politica matriarcale, St. Gallen, in Svizzera, nel maggio 2011, da poco pubblicato su il sito dell’università Ca’Foscari di Venezia (unive.it). In modo profondo e brillante l’autrice analizza i nessi tra critica allo sviluppo (per capirci, quella di Ivan Illich, Jean Robert, Majid Rahnema, Vandana Shiva, André Gorz e Serge Latouche), questioni di genere (Geneviève Vaughan e altre studiose, attente ai valori delle società matriarcali) e cambiamento dal basso (John Holloway soprattutto ma anche Raúl Zibechi, Rebecca Solnit, Chris Carlsson, John Scott, Arundhati Roy, Miguel Benasayag, John Berger, Gustavo Esteva, Immanuel Wallerstein, Howard Zinn, Cornelius Castoriadis).

Introduzione. La politica della prospettiva di sussistenza: di cosa si tratta?

lunedì 24 settembre 2012

Bella addormentata. Nella realtà

Pubblicata su inGenere (http://www.ingenere.it)
  Bella addormentata. Nella realtà
Nel film di Marco Bellocchio rivivono i giorni in cui l'Italia perse la sua dignità. E il mondo della politica è un altrove, lontano dalle storie vere
Cominciamo dal titolo del film di Marco Bellocchio, Bella Addormentata. L'addormentata é bella. Non si tratta di una scelta casuale. Ancor meglio la esprime, in francese, Isabelle Huppert, la mater dolorosa: sua figlia, la fanciulla bionda dai candidi orecchini che riposa come in un sarcofago, il doppio filmico di Eluana Englaro, è “la belle au bois dormant”.

Dorme lei, fantasticata dai devoti come “bellissima e tranquilla”, e molto altro dorme nelle coscienze in quella terribile settimana italiana che va dal tre al nove febbraio del 2010. Berlusconi, nel suo ineguagliabile cinismo ‒ necrofilo questa volta ‒ inventa una femminilità paralizzata e feconda: “Mi dicono che ha le mestruazioni, che potrebbe avere un bambino”.

venerdì 7 settembre 2012

Pussy Riot

Fino a poco tempo fa Pussy Riot sembrava il nome di una pornostar, un pò diva e un pò incazzata. Oggi è noto a tutt* chi si nasconde dietro questo nome (ed ai coloratissimi passamontagna): un gruppo punk femminista, diventato simbolo della protesta anti Putin. Nel mese di Agosto, tre delle componenti sono state condannate a due anni di carcere, per teppismo motivato da odio religioso. Contro ogni perbenismo, contro ogni pudore, hanno invocato la Vergine Maria per liberare la Russia da Putin; cantando dentro la Cattedrale hanno colpito il "cuore" della Russia più tradizionalista e conservatrice. Non sono valsi a molto i migliaia di appelli e le manifestazioni di solidarietà da tutto il mondo, contro la corruzione del tribunale russo .. Anche se a distanza di qualche mese, per chi ancora non l'avesse visto, vale la pena vedere una performance che resterà alla storia!

Il video:


La traduzione della preghiera:

«Madre di Dio, Vergine, caccia via Putin! caccia Putin, caccia Putin! Sottana nera, spalline dorate. Tutti i parrocchiani strisciano inchinandosi. Il fantasma della libertà è nel cielo. Gli omosessuali vengono mandati in Siberia in catene. Il capo del Kgb è il più santo dei santi. Manda chi protesta in prigione. Per non addolorare il santo dei santi le donne devono partorire e amare. Spazzatura, spazzatura, spazzatura del Signore. Spazzatura, spazzatura, spazzatura del Signore. Madre di Dio, Vergine, diventa femminista. Diventa femminista, diventa femminista. Inni in chiesa per leader marci, una crociata di nere limousine. Il prete viene oggi nella tua scuola. Vai in classe, portagli il denaro. Il Patriarca crede in Putin. Quel cane dovrebbe piuttosto credere in Dio. La cintura della Vergine Maria non impedisce le manifestazioni. La Vergine Maria è con noi manifestanti. Madre di Dio, Vergine, caccia via Putin. Caccia via Putin! caccia via Putin!».

martedì 4 settembre 2012

Primum Vivere - Paestum Incontro Nazionale 5-6-7 Ottobre





Paestum, 5-6-7 ottobre 2012
Hotel Ariston – Sala Saturno
Via Laura, 13 – Capaccio/Paestum

L’incontro di Paestum non sarà un Convegno. Quindi niente relazioni introduttive, generali o sui singoli punti. Non ci sarà una struttura preordinata di interventi. Tutte sono libere di parlare. Abbiamo solo previsto un’alternanza di momenti in cui siamo tutte insieme a momenti di confronto più ristretti per approfondire i temi proposti (cui potranno eventualmente aggiungersi altri).


 link al blog

Diamo corpo al futuro X° Ediz. Scuola Estiva della differenza






Lecce 10 -14 settembre 2012 - Organizzata in collaborazione con la Comunità delle Benedettine di Lecce
10 settembre - ex Convento Olivetani

“Diamo corpo al futuro” è un invito a vedere che cosa c’è di nuovo senza lasciarsi abbagliare dai
nuovismi, dalle false immagini e dalle idee stereotipate, che riconducono inevitabilmente a
percorsi già visti e già sperimentati o al grottesco di un eccesso indecente che è altro dall’oltre del
dicibile. Diamo corpo al futuro, suggerisce invece un impegno in prima persona: anima e corpo, e
suggerisce anche che il futuro ha bisogno di un corpus, fatto di tradizione, di genealogie
ricostruite, di un metodo che sa farsi giustizia disdegnando tutto ciò che confonde il giudizio sulle
cose e ritornando all’essenziale. Un futuro non come orizzonte imprecisato, ma nutrito come
corpo generato.

martedì 28 agosto 2012

Procreazione, la Corte Europea rimette in discussione la legge 40

Bocciata una parte della normativa, quella che riguarda l'impossibilità per una coppia fertile ma portatrice sana di fibrosi cistica di accedere alla diagnosi preimpianto degli embrioni. Balduzzi: "Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza". Il Centro di Bioetica della Cattolica di Milano: "Si tratta di eugenetica liberale"

da Repubblica.it


STRASBURGO - La Corte europea dei diritti umani rimette in discussione la legge 40. E' infatti stata bocciata la parte della normativa che riguarda l'impossibilità per una coppia fertile ma portatrice sana di fibrosi cistica di accedere alla diagnosi preimpianto degli embrioni.

mercoledì 20 giugno 2012

"Legge 194 è costituzionale" La Consulta respinge il ricorso

 fonte La Repubblica

LA SENTENZA

La legge sull'aborto non verrà toccata. È questa la decisione della Corte costituzionale sul ricorso presentato da un giudice tutelare di Spoleto, che ne contestava la legittimità perché ritenuta in contrasto con sentenza della Corte di Giustizia Ue

ROMA - La Corte costituzionale ha oggi dichiarato manifestamente inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 4 della legge n. 194 sull'aborto, sollevata dal Giudice Tutelare del Tribunale di Spoleto. Una

nuova conferma per la norma che dal 1978 consente e disciplina in Italia l'interruzione volontaria di gravidanza.

La 194 era arrivata di fronte alla Corte 1 in seguito alla richiesta di una ragazza minorenne

martedì 19 giugno 2012

Domani 20 giugno a Roma la Corte Costituzionale esaminerà l'art. 4 della legge 194 in relazione alle norme di tutela dell'embrione a livello europeo

a seguire l'articolo di Femminismo a Sud sull'argomento
 

Chi sarà più persona per la Corte Costituzionale: la donna o il suo uovo?

Dunque è in esame l’articolo 4 della legge 194/78, lo esaminerà il 20 giugno la Corte Costituzionale, in relazione alle norme di tutela dell’embrione della Cominità Europea e perchè secondo il giudice sarebbe incostituzionale, cioè contrario a “diritti inviolabili dell’uomo (articolo 2) e del diritto fondamentale alla salute dell’individuo (articolo 32 primo comma della Costituzione). Altre obiezioni sono state formulate dal giudice con riferimento agli articoli 11 (cooperazione internazionale) e 117 (diritto all’assistenza sanitaria e ospedaliera) della Costituzione.”
Ovviamente le donne non sono “uomo” e questo lo sappiamo, ma non essendo “uomo” non sono manco persone, e non hanno diritto alla salute non essendo “individui”. Poi certo dobbiamo cooperare con la comunità europea, possiamo metterla in discussione? sennò poi i soldini come arrivano nelle tasche? e poi non abbiamo diritto all’assistenza, e la Costituzione non è per noi, è per gli embrioni che hanno una tutela assoluta.

martedì 5 giugno 2012

Parte a Lecce la Campagna nazionale contro l’obiezione di coscienza

Comunicato stampa


MERCOLEDÌ 6 GIUGNO - ORE 18 – c/o OSPEDALE “V. FAZZI” Lecce (p.za F. Muratore)
Parte a Lecce la Campagna nazionale contro l’obiezione di coscienza
Casa delle Donne di Lecce e Consulta di Bioetica:
 “Un buon medico non obietta:
 rispetta la scelta delle donne di interrompere la gravidanza”

Nel 1978 la legge 194 legalizza e regola l’interruzione volontaria di gravidanza. Prima di allora, in Italia, l’aborto era un reato: la donna e chi aveva praticato l’Ivg venivano puniti con il carcere.
Nel 1981 la legge, ottenuta dopo importanti lotte in favore dell’autodeterminazione delle donne, viene confermata da un referendum: il 70% dei cittadini e delle cittadine la considera una norma valida e da difendere.
La legge 194/78 prevede anche la possibilità del medico e del personale paramedico di fare obiezione di coscienza, rifiutando di praticare l’Ivg. In ogni struttura sanitaria idonea, però, il diritto di scelta, se pur estremamente dolorosa, delle donne non può essere negato: i medici non obiettori non possono mancare.
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giovedì 31 maggio 2012

Campagna contro l'obiezione di coscienza in sanità

CONSULTA DI BIOETICA ONLUS Nel dibattito sull’obiezione di coscienza non viene quasi mai messo in discussione il principio che gli operatori sanitari possano rivendicare un diritto all’obiezione di coscienza. La premessa è che una società liberale deve mettere i propri cittadini nella condizione di vivere fedelmente ai propri valori e di veder rispettata la propria autonomia. La conseguenza è che un medico che non riconosce l’accettabilità morale dell’interruzione di gravidanza dovrebbe avere sempre il diritto di non praticarla. Tuttavia questa posizione non è affatto l’unica possibile per una società liberal-democratica.

domenica 20 maggio 2012

Il gruppo delle Gocce si presenta alla “Casa delle donne”



                                           La materialità c’è, ma l’allestimento della stanza non è una questione conclusa.
“Questa libertà è solo un inizio. Dipingerla, condividerla con chi intendete condividerla e a quali condizioni”
                                                                                 (V.Woolf – “La” stanza tutta per sé)


Il desiderio del nostro gruppo è di prendere parte all’esperienza “Casa delle donne”. Siamo interessate a realizzare insieme la sua fondazione, le scelte aperte alla mediazione che dicano, rendano visibili e rafforzino le relazioni tra donne  in un luogo che possa dirsi del fare reale e simbolico insieme.

“Le gocce”: siamo un gruppo di donne che hanno inteso far confluire le proprie differenti storie per continuare quella di ciascuna nella fedeltà al proprio essere donna, in un luogo di riconoscimento di autorità e di attribuzione di valore alla competenza politica e simbolica delle donne, e in cui il vissuto di ognuna fa testo.
Facciamo riferimento al pensiero della differenza sessuale. Il pensiero della differenza sessuale dice che nessun punto di vista è neutro, che nessun punto di vista garantisce l’universalità, che ciascuna/o parla del proprio sesso che fa tutt’uno con la propria esperienza e condizione. Il pensiero della differenza sessuale non è in sé unificante, ma rende possibile il domandarsi tra donne che fare di fronte a qualsiasi evento. Il sapere della differenza è la costruzione di un sapere inedito scegliendo il proprio sesso come punto di vista sul mondo e come punto di partenza per qualsiasi fare.
Ci legano il piacere, il vincolo della relazione con l’altra e il riconoscimento della genealogia femminile come struttura simbolica oltre che naturale.

venerdì 18 maggio 2012

La Casa delle donne di Lecce

La Casa delle donne di Lecce

La Casa delle donne di Lecce è nata per iniziativa della Libera Federazione di Donne, costituita nel maggio 2008 da nove associazioni operanti nel territorio della provincia: Awmr-Donne della regione mediterranea, Naemi-forum di donne native e migranti, Meticce, la Linguère delle donne senegalesi, Arcilesbica Salento, la Rete di donne per la 194, il Trust nel nome della donna, la Wilpf.

Intento della LFD, enunciato nello statuto, è far sì che al progetto di costruzione della Casa partecipino tutte le donne che abbiano voglia di mettersi in questa impresa., a partire ciascuna dal proprio percorso di esperienze ed elaborazioni; creare una struttura aperta, un laboratorio dove le donne possano coniugare impresa culturale e azione politica interagendo con la comunità femminile salentina, nazionale ed internazionale, facendo della Casa un luogo reale e simbolico di comunicazione, attività, organizzazione politica autonoma e confronto fra donne, spazio aperto alle varie pratiche politiche femminili e di valorizzazione delle differenze culturali, sociali, biografiche attraverso l’incontro tra donne native e migranti.

Incontro sui Luoghi delle donne

Dalla Casa Internazionale Delle Donne

                       Incontro sui Luoghi delle donne

Casa della donna (o delle donne) richiama immediatamente l’immagine di uno spazio pubblico/privato con molteplici funzioni; un luogo - per/delle donne - di saperi, servizi, ricerca, memoria, relazioni, costruito da donne che intendono rendere stabile nel tempo un’”istituzione”di genere femminile. Nate da diversi filoni del movimento delle donne in un tempo anche di fondazioni di riviste,apertura di librerie e Centri di Documentazione, oggi assumono diverse fisionomie nella sfera pubblica femminile.
Siamo consapevoli che alcuni tratti delle storie di questi luoghi sono comuni, ma anche che ciascun luogo è segnato dal contesto istituzionale, territoriale, politico e culturale nel quale è inserito e quindi dai legami e vincoli che si sono sviluppati per garantire qualità e durata.