giovedì 31 maggio 2012

Campagna contro l'obiezione di coscienza in sanità

CONSULTA DI BIOETICA ONLUS Nel dibattito sull’obiezione di coscienza non viene quasi mai messo in discussione il principio che gli operatori sanitari possano rivendicare un diritto all’obiezione di coscienza. La premessa è che una società liberale deve mettere i propri cittadini nella condizione di vivere fedelmente ai propri valori e di veder rispettata la propria autonomia. La conseguenza è che un medico che non riconosce l’accettabilità morale dell’interruzione di gravidanza dovrebbe avere sempre il diritto di non praticarla. Tuttavia questa posizione non è affatto l’unica possibile per una società liberal-democratica.

domenica 20 maggio 2012

Il gruppo delle Gocce si presenta alla “Casa delle donne”



                                           La materialità c’è, ma l’allestimento della stanza non è una questione conclusa.
“Questa libertà è solo un inizio. Dipingerla, condividerla con chi intendete condividerla e a quali condizioni”
                                                                                 (V.Woolf – “La” stanza tutta per sé)


Il desiderio del nostro gruppo è di prendere parte all’esperienza “Casa delle donne”. Siamo interessate a realizzare insieme la sua fondazione, le scelte aperte alla mediazione che dicano, rendano visibili e rafforzino le relazioni tra donne  in un luogo che possa dirsi del fare reale e simbolico insieme.

“Le gocce”: siamo un gruppo di donne che hanno inteso far confluire le proprie differenti storie per continuare quella di ciascuna nella fedeltà al proprio essere donna, in un luogo di riconoscimento di autorità e di attribuzione di valore alla competenza politica e simbolica delle donne, e in cui il vissuto di ognuna fa testo.
Facciamo riferimento al pensiero della differenza sessuale. Il pensiero della differenza sessuale dice che nessun punto di vista è neutro, che nessun punto di vista garantisce l’universalità, che ciascuna/o parla del proprio sesso che fa tutt’uno con la propria esperienza e condizione. Il pensiero della differenza sessuale non è in sé unificante, ma rende possibile il domandarsi tra donne che fare di fronte a qualsiasi evento. Il sapere della differenza è la costruzione di un sapere inedito scegliendo il proprio sesso come punto di vista sul mondo e come punto di partenza per qualsiasi fare.
Ci legano il piacere, il vincolo della relazione con l’altra e il riconoscimento della genealogia femminile come struttura simbolica oltre che naturale.

venerdì 18 maggio 2012

La Casa delle donne di Lecce

La Casa delle donne di Lecce

La Casa delle donne di Lecce è nata per iniziativa della Libera Federazione di Donne, costituita nel maggio 2008 da nove associazioni operanti nel territorio della provincia: Awmr-Donne della regione mediterranea, Naemi-forum di donne native e migranti, Meticce, la Linguère delle donne senegalesi, Arcilesbica Salento, la Rete di donne per la 194, il Trust nel nome della donna, la Wilpf.

Intento della LFD, enunciato nello statuto, è far sì che al progetto di costruzione della Casa partecipino tutte le donne che abbiano voglia di mettersi in questa impresa., a partire ciascuna dal proprio percorso di esperienze ed elaborazioni; creare una struttura aperta, un laboratorio dove le donne possano coniugare impresa culturale e azione politica interagendo con la comunità femminile salentina, nazionale ed internazionale, facendo della Casa un luogo reale e simbolico di comunicazione, attività, organizzazione politica autonoma e confronto fra donne, spazio aperto alle varie pratiche politiche femminili e di valorizzazione delle differenze culturali, sociali, biografiche attraverso l’incontro tra donne native e migranti.

Incontro sui Luoghi delle donne

Dalla Casa Internazionale Delle Donne

                       Incontro sui Luoghi delle donne

Casa della donna (o delle donne) richiama immediatamente l’immagine di uno spazio pubblico/privato con molteplici funzioni; un luogo - per/delle donne - di saperi, servizi, ricerca, memoria, relazioni, costruito da donne che intendono rendere stabile nel tempo un’”istituzione”di genere femminile. Nate da diversi filoni del movimento delle donne in un tempo anche di fondazioni di riviste,apertura di librerie e Centri di Documentazione, oggi assumono diverse fisionomie nella sfera pubblica femminile.
Siamo consapevoli che alcuni tratti delle storie di questi luoghi sono comuni, ma anche che ciascun luogo è segnato dal contesto istituzionale, territoriale, politico e culturale nel quale è inserito e quindi dai legami e vincoli che si sono sviluppati per garantire qualità e durata.