Comune-info
per lo più pubblica articoli brevi, preferendo segnalare eventuali
libri e link con i quali approfondire alcuni temi. Quella che segue è
un’eccezione. Se non avete qualche minuto di tranquillità in più del
solito rinviate questa interessante lettura, ne vale davvero la pena.
Tra gli interventi più apprezzati e discussi alla Conferenza internazionale sulla decrescita
di Venezia, quello di Veronika Bennholdt-Thomsen, etnologa e sociologa
femminista, ha intrecciato i temi della decrescita con una prospettiva
di genere. Veronika Bennholdt-Thomsen dirige l’Institute of the Theory
and praxis of subsistence a Bielefeld, in Germania ed è docente alla
università di Vienna. Ha condotto molte ricerche su questioni di genere,
sull’economie regionali e di antropologia sociale in Messico e in
Germania. È autrice di numerosi libri sulle alternative di sussistenza
in Europa e nel Sud del mondo. Questo scritto è la traduzione
dell’intervento tenuto al congresso Prospettive della politica matriarcale,
St. Gallen, in Svizzera, nel maggio 2011, da poco pubblicato su il sito
dell’università Ca’Foscari di Venezia (unive.it). In modo profondo e
brillante l’autrice analizza i nessi tra critica allo sviluppo (per
capirci, quella di Ivan Illich, Jean Robert, Majid Rahnema, Vandana Shiva, André Gorz e Serge Latouche), questioni di genere (Geneviève Vaughan e altre studiose, attente ai valori delle società matriarcali) e cambiamento dal basso (John Holloway soprattutto ma anche Raúl Zibechi, Rebecca Solnit, Chris Carlsson, John Scott, Arundhati Roy, Miguel Benasayag, John Berger, Gustavo Esteva, Immanuel Wallerstein, Howard Zinn, Cornelius Castoriadis).
Introduzione. La politica della prospettiva di sussistenza: di cosa si tratta?