martedì 27 ottobre 2015

Solidarietà con la Casa delle donne di Lecce


Diamo conto sul notro sito di tutte le prese di posizione e le adesioni pervenuteci in merito alla vicenda del diniego alla LFD Casa delle Donne di Lecce di iscrizione nel registro regionale delle Associazioni di Promozione sociale Sociale, di cui riferiamo più dettagliatamente QUI.

ADESIONI E DICHIARAZIONI DI SOSTEGNO PERVENUTE
(Oltre alle opinioni espresse pubblicamente sui media o privatamente, come quelle dei consiglieri comunali Carlo Salvemini e Luigi Melica, riportiamo le adesioni al nostro comunicato pervenuteci via email e facebook)



1. La Rete nazionale Donne nella crisi (Condividiamo con la Casa delle Donne di Lecce la più viva protesta contro la sua esclusione dal Registro regionale pugliese delle associazioni di promozione sociale, messa in atto con l’assurda e pretestuosa motivazione che le politiche sociali e culturali descritte nel suo Statuto, ispirate ai valori dell’antifascismo e del pacifismo, nonché il ricorrere in esso della parola “politica”, lo renderebbero “non conforme” alla legge n. 383 del 7/12/07 che regolamenta questa materia. La Casa delle Donne di Lecce, come tutte le Case delle donne,  associazioni e i gruppi di donne operanti in Italia, è impegnata nel lavoro di costruzione di momenti e luoghi di libertà femminile nel proprio territorio, lavoro che da noi tutte, ovunque, viene definito “politica delle donne”.Condividiamo con la Casa delle Donne di Lecce l'indignazione e contestiamo l’esclusione come frutto di una lettura distratta e superficiale e di una interpretazione burocratica e distorta dello Statuto stesso, obiettando che: - con il riferimento all'antifascismo, esso s’ispira ai valori costituzionali fondativi della Repubblica italiana.  - con il riferimento al pacifismo esso richiama l’articolo 11 della Costituzione italiana - il termine “politica”  in esso ricorre evidentemente nella sua accezione più ampia, alta e originaria che è quella di “agire nella città”, promuovere la cittadinanza attiva delle donne, costruire reti sociali, attivare processi di democrazia e di autoconsapevolezza delle donne. Riteniamo, dunque, questo atto di esclusione clamorosamente arbitrario, infondato, discriminatorio e  ci auguriamo che da parte degli uffici interessati vi si ponga rimedio al più presto).

2. UDI nazionale - Unione Donne in Italia, Roma (L’esclusione della Casa delle donne di Lecce dal Registro regionale pugliese delle associazioni di promozione sociale, messa in atto con l’assurda e pretestuosa motivazione che le politiche sociali e culturali descritte nel suo Statuto, ispirate ai valori dell’antifascismo e del pacifismo, nonché il ricorrere in esso della parola “politica”, lo renderebbero “non conforme” alla legge n. 383 del 7/12/07 che regolamenta questa materia, non è soltanto un atto miope frutto di un’interpretazione burocratica della legge, ma segnala il permanere di un modello politico che continua a ricalcare gli schemi originari di esclusione delle donne dalla cittadinanza, nonostante la svolta segnata dalla Costituzione repubblicana ormai quasi settant’anni fa. Condividiamo l’indignazione per l’atto arbitrario e politicamente pericoloso per quella libertà di agire che ci siamo tutte faticosamente conquistata. Una libertà che fonda la cittadinanza delle donne senza la quale nessuno è libero).
3. Centro Documentazione e Studi delle Donne, Cagliari
4. Antonia Sani, per  Wilpf Italia, Roma
5. Francesca Koch, per la Casa Internazionale delle donne di Roma
6. Francesca Devescovi per l’Associazione Casa delle donne di Milano
7. Luisa Muraro, Libreria delle Donne di Milano (“A colpi di burocrazia si stanno escludendo dal linguaggio comune e condiviso (anche quello politico ma non soltanto) parole e idee importanti. Questo modo di fare copre una specie di tacita, insidiosa e micidiale forma di politica. Non firmo quasi mai ma questa volta sì, mi unisco alla vostra protesta”).
8. Serenella Molendini‎, Stati Regionali delle Donne Puglia (La casa delle Donne di Lecce va salvaguardata. Perciò farò tutto ciò che è in mio potere per far rivedere questa posizione!)
9. Maria Grazia Campari, Firenze
10. Lidia Cirillo per Quaderni Viola, Milano (iscritta al registro delle Associazioni di promozione sociale della Lombardia)
11. Irene Strazzeri, Università di Foggia
12. Circola nel Cinema Alice Guy, Cagliari (“Ottusita' e/o malafede !!! Noi stiamo con le donne di Lecce e del mondo!)”

13. Eleonora Forenza, europarlamentare Europa per Tsipras
14. Cristina Papa, Il Paese delle Donne, Roma
15. Margherita Matteo, per Sinistra Anticapitalista, Firenze  (Come donne e compagne di Sinistra Anticapitalista appoggiamo e condividiamo in pieno la vostra protesta contro un provvedimento assurdo che ha la sola motivazione di mettere a tacere un lavoro femminista. Le motivazioni ci sembrano scuse , come spesso succede, atte piuttosto ad eliminare i luoghi di confronto e di reale lavoro femminile, così come sta succedendo per  altre strutture in altre zone d'Italia. appoggiamo ogni tipo di lotta intendete  intraprendere in futuro).
16. Marica Guazzora per le Falci Rosse, Torino
17. Milena Fiore per Donne in Rosso, Roma (Piena solidarietà alla Casa delle donne di Lecce)
18. Maria Luisa Boccia, Roma
19. Nella Condorelli, giornalista di Articolo 21, Roma
20. Nicoletta Pirotta, Iniziativa Femminista Europea, Como
21. Renato Vernaleone
, Lecce Bene Comune (Il coordinamento di LECCE BENE COMUNE esprime piena solidarietà alla Casa Delle Donne di Lecce contro il diniego espresso dall'Ufficio Servizi Sociali della Città di Lecce alla domanda di riconoscimento e di iscrizione al Registro Regionale della ASP (Associazione di Promozione Sociale). Valori come antifascismo, pacifismo, politiche sociali, sono principi ispiratori della nostra Costituzione, non prerogative dei partiti politici).
22. Sonia Pellizzari, SEL Salento (La Federazione di SEL SALENTO è solidale con la "Casa delle Donne" di Lecce, cui è stato negato il riconoscimento di iscrizione al Registro Regionale delle ASP (Associazioni di Promozione Sociale) da parte dell'Ufficio Servizi Sociali della Città di Lecce. Nella motivazione si legge che ispirarsi all'antifascismo e al pacifismo e praticare le politiche sociali, fanno della "Casa delle Donne" un soggetto assimilabile ad un partito politico, quindi non iscrivibile alle ASP. Evidentemente l'assessore (nonché vicesindaco) Carmen Tessitore, insieme ai suoi brillanti dirigenti, ignorano gli articoli e i principi stessi della nostra Costituzione. Con stima e affetto, a voi tutto il nostro supporto!)
23. Riccardo Rossi, L’Altra Puglia
24. Mauro Marino, Fondo Verri, Lecce
25. Manuela Palermi, Comunisti Italiani, Roma
26. Annamaria Gustapane, Otranto
27. Pina Nuzzo Laboratorio Donnae
28. Tatjana Kurtiqi, Wilpf Albania
29. Teuta Hoxha, Tirana, Albania
30. Aicha Bouabaci, scrittrice, Algeria
31. Silverio Tomeo per ANPI di Lecce
32. Dale Zaccaria, Roma
33. Lia Amato, Bologna
34. Maria Nocera, Sudnews, Lecce
35. Nadia Gambilongo, I giardini di Eva, Cosenza
36. Maria Rita Del Prete
37. Enza Miglietta
38. Rossana Tidei
39. Anna Maria Conoci
40. Anna Lisa Pecoriello (Ma porca miseria, che schifo!)
41. Isabella Bernardini d’Arnesano
42. Sarah Swenson, Usa
43. Antonella Cazzato, CGIL Lecce
44. Fara Bandello, Lecce
45. Tea Sisto, Quotidiano di Brindisi
46. Fabio De Nardis, Università del Salento (L’ufficio servizi sociali del Comune di Lecce ha negato alla LFD (Libera Federazione delle Donne) – Casa delle Donne di Lecce il parere favorevole (purtroppo vincolante) alla loro iscrizione al Registro Regionale delle associazioni di promozione sociale adducendo motivazioni ridicole che denotano una chiara volontà di sterilizzazione dei soggetti sociali che nel territorio salentino producono pensiero critico e, di conseguenza, non sono in linea con le pratiche di omologazione sociale funzionali alla riproduzione delle asimmetrie di potere nonché, mai come in questo caso, alla cristallizzazione di modelli antropologici che fanno del patriarcato la cifra dominante delle relazioni sociali che sappiamo essere sessuate.
La motivazione del diniego risiederebbe nella libera interpretazione degli uffici comunali di un passo dello Statuto associativo in cui la LFD dichiara l’adesione ai valori antifascisti e pacifisti proponendosi di essere uno spazio ‘politico’ di confronto e produzione culturale. Queste semplici espressioni, sacrosante, farebbero della Casa delle Donne un soggetto politico e non una associazione di promozione sociale.  Gli stranieri direbbero: “It can’t be serious”. A quanto pare il Comune di Lecce identifica nell’adesione esplicita ai valori costituzionali di Democrazia e Pace un limite sociale. Sono forse degne di legittimazione giuridica solo quelle associazioni che si presentano fintamente neutrali di fronte alle tante contraddizioni sociali? Ma il mondo non è neutrale. La neutralità associativa sarebbe dolosa perché vorrebbe dire, oggi, educazione alla passività e francamente non credo sia possibile negare la natura politica di una seria attività di promozione sociale. La Casa delle Donne non è un partito, non mi risulta abbia mai costituito una lista elettorale autonoma. Coerentemente con ciò che è, essa rappresenta da anni un luogo di confronto e produzione di critica sociale … in breve di cultura.  Questo gravissimo fatto può sembrare a molti come una semplice questione di cavilli giuridici, ma in realtà nasconde una evidente volontà di impedire il riconoscimento, attraverso una errata interpretazione della norma, di un progetto di educazione civica e rigenerazione sociale. Come uomo, come studioso di processi sociali e come attivista della Rete Territoriale dei Conflitti mi sento di offrire alla Casa delle Donne tutta la mia solidarietà e il mio supporto.)
47. Cristina Bellio
48. Lara Napoli
49. Gabriella Paulì
50. Rosaria Guacci
51. Francesco Ferramosca
52. Paolo Antonio De Carlo, Lecce
53. Carlo Martignano, Lecce
54. Anna Caputo, Arci Lecce
55. Lucio Maiorano, Copertino
56. Elio Coriano, Martignano
57. Anna Maria Savoia, Bari
58. Franca Avveduto, Lecce
59. Liliana Wieczorek, Lecce
60. Adriana Luperto, Lecce
61. Rosella Simone, Milano
62. Donatella Carrozzini
63. Ines Rielli, Lecce
64. Letizia Del Bubba Tolomei
65. Sonia Spedicato, Lecce
66. Gigi Perrone, Lecce
67. Eugenio Imbriani, Lecce
68. Salvatore Luperto, Lecce
69. Maria Grazia Manca
70. Laboratorio sociale Trentotto, Carmiano
71. Mariano Leone, Bari
72. Franco De Mario, Bari
73. Maria Luigia Cirillo
74. Anna Santoro, Salerno
75. Vandagrazia De Giorgi
76. Rita Scrimieri, Lecce
77. Gloria Conversano, Bari (Condivido e denuncio questa schifezza!)
78. Silvana Palumbi , Pescara (Che vergogna!)
79. Luciana Bova Vespro (Vergogna!)
80. Antonella Tassitano  (Assurdo, magari, chissà, se l’avesse richiesto casa Pound non avrebbero avuto niente da obiettare!!)
81. Silvia Miglietta
82. Giuliano Capani, Lecce
83. Stefano Cristante, Università di Lecce
84. Vladimiro Vaia
85. Raffaele Miglietta
86. Gianni Marasco, Lecce
87. Carlo De Mitri
88. Corrado Punzi
89. Roberto Vantaggiato
90. Angelamaria Spagnolo, Lecce
91. Nicoletta Salvemini, Lecce
92. Giovanna di Giulio
93. Marcello Buttazzo, Lecce
94. Maria Paola Orlandini (“Sembra uno scherzo tanto è assurdo questo parere!”)
95. Sara Gandini
96. Marcella Muci
97. Wilma D'Amato (“L'arroganza del potere!”)
98. Fiore Del Re
99. Marisa Guarneri
100. Nadia Riva,  Cicip Milano (Bella eredita' di Vendola)
101. Vittoria Cisonno (“lasciam che cambi giunta e vedi”)
102. Elda Renna (“E si continua a lottare”)
103. Luciano Anelli (“la miope burocrazia , ovunque annidata, è sempre maschilista. Da vomito. La casa Delle Donne di Lecce è un'istituzione).
104. Magda Terrevoli (“Io sono con la casa delle donne di Lecce”)

105. Emilia Simonetti (“Cose dell'altro mondo, quello della destra!”)
106. Orazio Leggiero (“L'antifascismo e il pacifismo sarebbero un impedimento? Davvero     abnorme!”)
107. Lia Masi (“ritardatari cronici....e non a caso”)
108. Luigi Paolo Pati (“antifascisti ora e sempre”)
109. Stepy Pigliacampo
110. Alessandra Chiricosta
111. Rosanna Marcodoppico
112. Maurizio Buzzani, L’Altra Europa
113. Helvia Gianantoni Carocci
114. Immaginaria visibilia
115. Lella Artesi
116. Tiziana Villani
117. Corrado Punzi
118. Pinuccia Giuseppina Barbieri
119. Josephine Salvagni
120. Nadia Cavalera
121. Marisa Elia
122. Simona Cleopazzo
123. Maira Marzioni
124. Silvia Lodi
125. Grazia Cerulli
126. Lea Melandri
127. Monica Genesin
128. Alessandra Bianco
129. Gabriele De Blasi
130. Cristina Galante
131. Stella Exarchou, Tessalonica
132. Firenzeprimumvivere, gruppo fiorentino del dopo Paestum
133. GEGI Gruppo di Educazione Gilanica Italia
134. Patrizia Caporossi
135. Se non ora, quando? Donne e informazione, Milano
136. Anna Pramstrahler
137. Maddalena Cini
138. Maria Gabriella Marra

139. Celeste Costantino (senatrice Sel)
140. Annalisa Pannarale (deputata Sel)
141. Donatella Duranti (deputata Sel)
142. Marisa Nicchi  (deputata Sel)

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