domenica 26 febbraio 2017

SE LE NOSTRE VITE NON VALGONO, NOI SCIOPERIAMO!

programma della giornata
L'otto marzo sarà una giornata ricca di attività, assemblee, iniziative, a Lecce, come nel resto del mondo. Una giornata in cui, le donne di moltissime città, sciopereranno, si mobiliteranno, scenderanno in piazza, attraverso cortei e manifestazioni, per sentirsi più unite contro le tante forme di violenza contro cui vogliono ribellarsi.

programma della giornata di sciopero

10.30, Convitto Palmieri
Lotto marzo e partecipo: voci, racconti, storie, installazioni.

(iniziativa pubblica organizzata con la collaborazione di LINK Lecce)

18.00, Corteo
Corteo cittadino partenza Porta Napoli ed arrivo in P.za Sant'Oronzo




 



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programma della mattina

Scioperiamo perché

➊ La risposta alla violenza è l’autonomia delle donne

Scioperiamo contro la trasformazione dei centri antiviolenza in servizi assistenziali. I centri sono e devono rimanere spazi laici ed autonomi di donne, luoghi femministi che attivano processi di trasformazione culturale per modificare le dinamiche strutturali da cui nascono la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere. Rifiutiamo il cosiddetto Codice Rosa nella sua applicazione istituzionale e ogni intervento di tipo repressivo ed emergenziale. Pretendiamo che nell’elaborazione di ogni iniziativa di contrasto alla violenza vengano coinvolti attivamente i centri antiviolenza.

giovedì 16 febbraio 2017

Se le nostre vite non valgono, noi scioperiamo

  8 punti per l’8 marzo. È questa la piattaforma politica formulata dalle 2000 persone riunite in assemblea nazionale a Bologna il 4 e 5 febbraio, che hanno proseguito il lavoro sul piano femminista antiviolenza e stanno organizzando lo sciopero delle donne dell’8 marzo che coinvolge diversi paesi nel mondo. I punti esprimono il rifiuto della violenza di genere in tutte le sue forme: oppressione, sfruttamento, sessismo, razzismo, omo e transfobia.


 


L’8 marzo quindi incrociamo le braccia interrompendo ogni attività produttiva e riproduttiva: la violenza maschile contro le donne non si combatte con l’inasprimento delle pene ‒ come l’ergastolo per gli autori dei femminicidi in discussione alla Camera ‒ ma con una trasformazione radicale della società. Scendiamo in strada ancora una volta in tutte le città con cortei, assemblee nello spazio pubblico, manifestazioni creative.

Scioperiamo per affermare la nostra forza. Ribadiamo ancora una volta la richiesta a tutti i sindacati di convocare per quella giornata uno sciopero generale di 24 Ore, Non un’ora meno, e chiediamo alle realtà confederali ed in particolare alla Cgil di rispondere pubblicamente sulla convocazione dello sciopero generale.

Scioperiamo perché

La risposta alla violenza è l’autonomia delle donne

Scioperiamo contro la trasformazione dei centri antiviolenza in servizi assistenziali. I centri sono e devono rimanere spazi laici ed autonomi di donne, luoghi femministi che attivano processi di trasformazione culturale per modificare le dinamiche strutturali da cui nascono la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere. Rifiutiamo il cosiddetto Codice Rosa