CENTRI ANTIVIOLENZA IN PUGLIA
mercoledì 20 giugno 2012
"Legge 194 è costituzionale" La Consulta respinge il ricorso
nuova conferma per la norma che dal 1978 consente e disciplina in
Italia l'interruzione volontaria di gravidanza.
martedì 19 giugno 2012
Domani 20 giugno a Roma la Corte Costituzionale esaminerà l'art. 4 della legge 194 in relazione alle norme di tutela dell'embrione a livello europeo
a seguire l'articolo di Femminismo a Sud sull'argomento
a seguire l'articolo di Femminismo a Sud sull'argomento
Chi sarà più persona per la Corte Costituzionale: la donna o il suo uovo?
Dunque è in
esame l’articolo 4 della legge 194/78, lo esaminerà il 20 giugno la
Corte Costituzionale, in relazione alle norme di tutela dell’embrione
della Cominità Europea e perchè secondo il giudice sarebbe
incostituzionale, cioè contrario a “diritti inviolabili dell’uomo
(articolo 2) e del diritto fondamentale alla salute dell’individuo
(articolo 32 primo comma della Costituzione). Altre obiezioni sono state
formulate dal giudice con riferimento agli articoli 11 (cooperazione
internazionale) e 117 (diritto all’assistenza sanitaria e ospedaliera)
della Costituzione.”
Ovviamente le donne non sono “uomo” e
questo lo sappiamo, ma non essendo “uomo” non sono manco persone, e non
hanno diritto alla salute non essendo “individui”. Poi certo dobbiamo
cooperare con la comunità europea, possiamo metterla in discussione?
sennò poi i soldini come arrivano nelle tasche? e poi non abbiamo
diritto all’assistenza, e la Costituzione non è per noi, è per gli
embrioni che hanno una tutela assoluta.
sabato 16 giugno 2012
mercoledì 6 giugno 2012
presidio e volantinaggio vicino l'ospedale Vito Fazzi di Lecce
martedì 5 giugno 2012
Parte a Lecce la Campagna nazionale contro l’obiezione di coscienza
Comunicato
stampa
MERCOLEDÌ 6
GIUGNO - ORE 18 – c/o OSPEDALE “V. FAZZI” Lecce (p.za F. Muratore)
Parte
a Lecce la Campagna nazionale contro l’obiezione di coscienza
Casa delle
Donne di Lecce e Consulta di Bioetica:
“Un buon medico non obietta:
rispetta la scelta delle donne di interrompere
la gravidanza”
Nel 1978 la legge 194 legalizza e regola l’interruzione
volontaria di gravidanza. Prima di allora, in Italia, l’aborto era un reato: la
donna e chi aveva praticato l’Ivg venivano puniti con il carcere.
Nel 1981 la legge, ottenuta dopo importanti lotte
in favore dell’autodeterminazione delle donne, viene confermata da un
referendum: il 70% dei cittadini e delle cittadine la considera una norma
valida e da difendere.
La legge 194/78 prevede anche la possibilità del
medico e del personale paramedico di fare obiezione di coscienza, rifiutando di
praticare l’Ivg. In ogni struttura
sanitaria idonea, però, il diritto di scelta, se pur estremamente dolorosa,
delle donne non può essere negato: i medici non obiettori non possono
mancare.
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