presidio e volantinaggio vicino l'ospedale Vito Fazzi di Lecce
Nel
1978 la legge 194 legalizza e regola l’interruzione volontaria di
gravidanza.
Prima
di allora, in Italia, l’aborto era un reato: la donna e chi aveva
praticato l’Ivg venivano puniti con il carcere.
Nel
1981 la legge, ottenuta dopo importanti lotte, viene confermata da un
referendum: il 70% dei cittadini la considera una norma valida e da
difendere.
Una
legge che dà un ruolo fondamentale ai consultori, dove le donne,
davanti a una scelta molto sofferta, possono intraprendere un
percorso consapevole e responsabile, sia nel proseguimento che
nell’interruzione della gravidanza.
La
194 prevede anche la possibilità del medico e del personale
paramedico di fare obiezione di coscienza, rifiutando di praticare
l’Ivg. In
ogni struttura sanitaria pubblica di uno Stato LAICO, però, il
diritto di scelta delle donne non può essere negato:
i medici non obiettori non possono mancare.
Nel
2012 in Italia si dichiara obiettore l’80% dei medici e più del
50% degli anestesisti.
Nei prossimi anni l’esigua percentuale di medici non obiettori
tenderà a diminuire ancora, a causa dei pensionamenti.
IL
TENTATIVO DI CONCILIARE L’AUTONOMIA DEL PAZIENTE CON QUELLA DEL
MEDICO È FALLITO.
Ora
dobbiamo scegliere se tutelare a ogni costo l’autonomia del
professionista sanitario oppure schierarci dalla parte delle donne e
della loro battaglia
per la libertà e i diritti. Noi abbiamo scelto:
IL
BUON MEDICO NON OBIETTA.
RISPETTA
LA SCELTA DELLE DONNE DI INTERROMPERE LA GRAVIDANZA
Il buon
medico non è quello che protegge la propria coscienza a ogni costo,
ma
quello che sostiene la donna nelle proprie scelte consapevoli,
rispondendo a tutte le sue necessita'.
CONSULTA DI BIOETICA
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CASA DELLE DONNE DI LECCE
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