domenica 18 ottobre 2015

La solidarietà del Gruppo nazionale Donne nella crisi

IL TESTO COMPLETO
Condividiamo con la Casa delle Donne di Lecce la più viva protesta contro la sua esclusione dal Registro regionale pugliese delle associazioni di promozione sociale, messa in atto con l’assurda e pretestuosa motivazione che le politiche sociali e culturali descritte nel suo Statuto, ispirate ai valori dell’antifascismo e del pacifismo, nonché il ricorrere in esso della parola “politica”, lo renderebbero “non conforme” alla legge n. 383 del 7/12/07 che regolamenta questa materia.

La Casa delle Donne di Lecce, come tutte le Case delle donne, associazioni e i gruppi di donne operanti in Italia, è impegnata nel lavoro di costruzione di momenti e luoghi di libertà femminile nel proprio territorio, lavoro che da noi tutte, ovunque, viene definito “politica delle donne”.

Condividiamo con la Casa delle Donne di Lecce l'indignazione e contestiamo l’esclusione come frutto

di una lettura distratta e superficiale e di una interpretazione burocratica e distorta dello Statuto stesso, obiettando che:

- con il riferimento all'antifascismo, esso s’ispira ai valori costituzionali fondativi della Repubblica italiana.

- con il riferimento al pacifismo esso richiama l’articolo 11 della Costituzione italiana

- il termine “politica” in esso ricorre evidentemente nella sua accezione più ampia, alta e originaria che è quella di “agire nella città”, promuovere la cittadinanza attiva delle donne, costruire reti sociali, attivare processi di democrazia e di autoconsapevolezza delle donne.

Riteniamo, dunque, questo atto di esclusione clamorosamente arbitrario, infondato, discriminatorio e ci auguriamo che da parte degli uffici interessati vi si ponga rimedio al più presto.

GRUPPO DONNE NELLA CRISI

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